Di Antonio Bicego, dottore in psicologia.
E’ interessante osservare che “presunzione” si traduce in inglese con “over confidence”, troppa fiducia. In latino con “arrogantia”…occorrono spiegazioni?
Ci sono gli umili e ci sono i presuntuosi. E talvolta non lo sanno, loro.
Tutte le caratteristiche umane sono presenti negli uomini. Così ci sono persone che sistematicamente tendono a sottovalutarsi e a considerare le loro stesse performance come un pò meno valenti di quanto in realtà esse non siano. Altri, al contrario, tendono a sopravvalutarsi e a giudicare il loro punteggio, i risultati di quel che fanno con una certa benevolenza. Infine, gli altri gli danno cinque ma loro si danno un bel sei e mezzo. Ho incontrato stasera un signore, ad una conferenza, che mi diceva sconfortato che lui, pur essendo bravissimo, non veniva preso in considerazione dalle società di selezione: forse, concludeva, loro hanno la puzza sotto il naso. E’ incomprensibile come possano non accorgersi della mia professionalità…
Pensavo io: questo signore si valuta bene o si sopravvaluta? E’ solo una domanda che tutti noi possiamo porci: cioè, i voti che mi do sono giusti, condivisi? Chi sbaglia nell’autovalutazione vive in un mondo strano: i valori suoi non son quelli degli altri. I punteggi son diversi e quindi il mondo gli sembra strano.
Ecco un test che può essere un piccolo aiuto.
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